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Le finalità e gli obiettivi
Le finalità del Progetto Handicap e Salute Mentale sono le seguenti:
. promuovere attività animative, espressive, educative, formative e di primo ingresso nel mondo del lavoro, finalizzate alla socializzazione, all'aggregazione, alla responsabilizzazione dei singoli e della comunità, all'auto progetto, in un'ottica di superamento delle logiche che provocano sul nostro territorio l'emarginazione sociale delle persone svantaggiate, in generale, e delle persone con disabilità psico-fisica e mentale, in particolare;
. farsi carico dei bisogni delle persone svantaggiate coinvolte nelle attività, attraverso un progetto personalizzato che integri e superi le attività promosse dallo stesso programma di interventi;
. coinvolgere e responsabilizzare una fascia più ampia di cittadinanza, nell'ottica del superamento di modelli finalizzati, il più delle volte, alla ghettizzazione della "diversità" - quali ad esempio i tradizionali "diurnati" o le strutture residenziali sanitario-riabilitative – attraverso una serie di attività mirate al coinvolgimento ed alla partecipazione di tutta intera la comunità.
I destinatari del progetto:
Le attività del progetto vedranno come destinatari privilegiati:
. persone con disabilità psico-fisica,
. persone impegnate in attività di laboratorio:
. uomini e donne con problemi di disturbo mentale, ospiti all’interno di gruppo appartamento
. persone svantaggiate, impegnate in attività lavorative promosse dalla cooperativa .
Quasi tutti i suddetti destinatari e protagonisti dell’intervento abitano dove ha sede il progetto.
Le persone svantaggiate che trovano nel territorio scarse risposte ai propri bisogni socio-assistenziali. Si tratta in prevalenza di cittadini ultra-diciottenni, che hanno terminato la scuola dell'obbligo - portata avanti tra mille difficoltà di accoglienza ed "integrazione"- che non hanno nessun lavoro, e rare occasioni di vita di relazione e di socializzazione.
Per molti di loro – soprattutto per le persone con handicap mentale – va scomparendo anche l'assistenza riabilitativa, che pure è stata in un recente passato, nella forma del cosiddetto "semi- internato" una risposta indiretta al bisogno di non stare chiusi in casa.